sabato 24 maggio 2014

LAMPADA DI ARGAND

“il camino di pietra, col suo focolare sempre pulito … è ornato da due vasi pieni di fiori finti invecchiati e ingabbiati … una stufa verde, delle lampade di Argand in cui la polvere convive con l’olio, una lunga tavola coperta d’incerata … miserandi scaldapiedi che hanno i fori rotti, le cerniere disfatte, il legno che si va carbonizzando.”

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Nella descrizione della pensione sono evidenti i riferimenti ad elementi tecnologici per quanto siano poco valutati e curati, a spiccare tra gli elementi è la presenza delle lampade.
In alcune grandi città, come nella Parigi del ‘500, nei mesi invernali vigeva l’ordine di appendere, ogni sera verso le sei, una lanterna sotto il davanzale delle finestre del primo piano in modo da illuminare la strada. Da ciò nacque, nel tardo ‘600, la prima vera illuminazione pubblica.
Ma la vera svolta si ebbe alla fine del ‘700 con l’invenzione della lampada di Argand, che grazie al maggiore afflusso di aria alla fiamma, permesso dallo stoppino cavo, e alla possibilità di regolare l’apporto d’olio favoriva la combustione ed evitava la formazione di fumo nero.
 


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